Intelligenza Artificiale, ricerche online e il futuro che è già qui (più o meno)
Gli strumenti di intelligenza artificiale stanno cambiando il modo in cui cerchiamo informazioni
Quando sentiamo parlare di “AI” (intelligenza artificiale), spesso immaginiamo scenari alla Black Mirror, con macchine pensanti che ci leggono nel pensiero o rubano il lavoro a chiunque respiri. La realtà è molto più noiosa – o interessante, a seconda dei gusti.
Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di sentire domande tipo:
“Ma adesso con ChatGPT si cerca ancora su Google?”
“Tu lo usi?”
“Ma si può usare anche per lavoro o è una roba da nerd?”
Spoiler: sì, lo uso. No, non è solo per nerd. E no, non sostituirà Google del tutto... almeno non ancora.
Ma partiamo dall'inizio: che cos'è questa “AI”?
Quando sentiamo parlare di “AI” (intelligenza artificiale), spesso immaginiamo scenari alla Black Mirror, con macchine pensanti che ci leggono nel pensiero o rubano il lavoro a chiunque respiri. La realtà è molto più noiosa – o interessante, a seconda dei gusti.
Gli strumenti come ChatGPT, Gemini (Google), Claude (Anthropic) e compagnia bella sono chiamati modelli linguistici. Più precisamente: LLM, Large Language Models. Sono delle IA allenate su enormi quantità di testo per imparare a... completare frasi. Davvero, tutto qui. Ma siccome lo fanno molto bene, sembrano “intelligenti”.
E quindi, che c'entra con le ricerche online?
Un sacco. Sempre più persone iniziano a fare domande direttamente a questi strumenti, invece di googlare.
Invece di cercare:
"come installare una stampante su Windows 11"
chiedono direttamente:
"come faccio a far vedere la mia stampante al computer?"
Ed ecco che la risposta arriva, bella impacchettata, senza dover cliccare dieci link, chiudere tre popup, accettare i cookie, rifiutare l’abbonamento alla newsletter e leggere un articolo pieno di pubblicità per arrivare a ciò che interessa.
Ma... è affidabile?
Sì. No. Forse. Dipende.
Il punto è che gli LLM non cercano informazioni su internet. Non vanno online, non leggono l’ultima notizia del giorno, e soprattutto non sanno tutto. Sono come quell’amico molto brillante che ti spiega qualunque cosa anche quando non sa di cosa sta parlando. E spesso ti convince pure.
In gergo si dice che "si inventano le cose". E lo fanno benissimo. I modelli come ChatGPT generano risposte plausibili, credibili, grammaticalmente perfette... ma ogni tanto si inventano una legge che non esiste, una funzione di Excel che fa miracoli o un proverbio africano mai sentito.
E quindi, a cosa servono?
A tantissimo, se li usi bene.
Sono strumenti per generare testo, spiegare concetti, riassumere articoli, scrivere email, risolvere piccoli problemi, aiutare a studiare, a programmare, a progettare. Ma vanno usati con criterio. Non sono oracoli. Non sono Google. E nemmeno Wikipedia. Sono... una specie di assistente virtuale che lavora a braccio e ci prova con molta convinzione.
Cambia qualcosa per chi ha un sito?
Sì, parecchio.
Se prima il tuo potenziale cliente cercava su Google “riparazione computer Lugano”, ora potrebbe semplicemente chiedere:
"Conosci qualcuno bravo per sistemare il PC a Lugano?"
E magari si ritrova con una risposta tipo:
“Puoi provare Hypno-Frog, sono in Ticino e offrono assistenza a privati e PMI.”
Come ci siamo finiti lì dentro? Magari perché il sito è curato, aggiornato, chiaro, con contenuti utili e pensati per le persone, non solo per gli algoritmi.
Gli strumenti di intelligenza artificiale stanno cambiando come cerchiamo le informazioni, ma anche cosa ci aspettiamo di trovare.
Non sono né buoni né cattivi. Sono qui. E imparano in fretta.
Se hai un sito, un’attività o semplicemente sei curioso, vale la pena capire come usarli – e come farsi trovare, sia dai motori di ricerca che dai cervelloni artificiali.
E no, non sono ancora pronti per sostituire l’informatico di fiducia. Anche perché non possono venire a sistemarti il router quando salta la connessione il venerdì mattina.
Nota:
Tutto il testo e le immagini interne di questo articolo sono state generate usando la versione Free di ChatGPT v 4.5.