OPEN vs CLOSED software: cosa significano questi termini?

Quando si acquista un nuovo computer, spesso ci chiedono “e Word? È già installato?”

Il software gratuito ci può accontentare, può essere anche più che sufficiente per molti di noi e alcuni sono sviluppati in maniera davvero eccellente, ma potrebbe non bastare e non essere ottimale per molti altri, specie a livello commerciale. Se lavorate in ufficio, avete dipendenti e avete un problema con un programma gratis che non vuole funzionare, si perde tempo a cercare aiuto su un forum e aspettare una risposta da un altro utilizzatore, quando magari un software commerciale vi offre anche una hotline diretta e un aiuto concreto.

E altrettanto spesso c’è la convinzione che Word, Excel, Outlook, che fanno poi parte di un pacchetto chiamato Office, di casa Microsoft, siano “inclusi gratis” con l’acquisto di un nuovo PC (o Mac). Perché a volte sono pre-installati in dimostrazione, per qualche mese o per un anno con la versione 365 (che, come dice il nome, dura 365 giorni, e poi ti tocca ripagare l’abbonamento se vuoi usarlo).

Non è esattamente così. Office NON è gratis, NON è “incluso nel computer”.

In questo articolo vorrei spiegarvi un po’ di terminologia e di concetti riguardanti i due mondi paralleli del software proprietario, e del software Open Source (definito anche “libero”. Che non equivale per forza a “gratuito”, attenzione…) e cercare di sfatare un po’ di dubbi o incomprensioni.

Definiamo prima di tutto cosa sia uno standard:

Con il termine “standard” viene definito un insieme di regole che stabiliscono cosa e come deve funzionare una determinata cosa.

Definiamo anche il campo lavorativo:

Uso domestico: utente medio che utilizza il suo programma di video scrittura/foglio di calcolo a casa e lontano da lavoro, non si scompone o non si accorge se il documento non viene aperto correttamente o con un tipo di font diverso, tanto lui NON lo sa e se lo stampa lo stesso, magari nota pure la differenza, ma poi si accorge che bene o male il documento/foglio di calcolo c'è tutto, e per i suoi scopi è sufficiente e va benissimo così.

Uso professionale: utente medio che si accorge che il documento viene stampato storto, diverso, impaginato male, o che il foglio di Excel sbaglia i calcoli o stampa le tabelle tutte strane, e dopo 5 minuti ti rompe (giustamente) le scatole perché il software glielo hai consigliato e installato tu e gli avevi garantito che sarebbe funzionato UGUALE alla controparte chiusa / proprietaria. Cosa che, evidentemente, non è proprio vera.

Definiamo ora i formati utilizzati dai soggetti lato utente domandandolo direttamente a loro:

Risposta utente domestico: Cosa è il formato? Mah... Io lancio stampa come mi ha detto “mio nipote bravo con i computer” e poi esce il foglio, dovresti chiedere a lui, anzi dopo lo chiamo perché mi stampa il curriculum un pò troppo verso destra, ho scaricato il file "pincopalle.DOC" dal sito "taldeitali.COM" e non lo vedo bene stampato! E poi in ogni caso chi se ne importa, va bene uguale, tanto si legge.

Risposta utente professionale: Mah... Mi ha configurato tutto il mio sistemista, mi dice sempre di selezionare dal menù a tendina salva con nome e assicurarmi che ci sia DOC o XLS sempre, altrimenti poi il commercialista mi richiama e dice che non lo riesce ad aprire o a leggerlo in maniera corretta.

Ed entrambe le situazioni sono NORMALI e vanno benissimo così.

Ambiti diversi, utenze diverse, esigenze e risultati sperati differenti.

I FORMATI DI FILES

DOC o DOCX per i documenti (quelli che si scrivono “in word”, per intenderci).

XLS o XLSX per i fogli di calcolo (ossia “le tabelle di Excel”).

Dopo aver definito cos’è uno standard, cos’è un utente domestico e uno professionale, cosa sono i formati, siamo pronti per capire che cosa definisce “lo standard”.

Lo standard lo fa l'insieme di regole per quella cosa, come detto prima, MA ALLO STESSO TEMPO DEVE ESSERE ANCHE IL PIÙ UTILIZZATO. Ossia il numero di persone, la base utenze, la percentuale di venduto sul mercato.

CHI HA INVENTATO QUESTI DUE FORMATI?

La Microsoft, che ci sfama tutti i giorni. La creatrice di Windows, insomma.

PERCHÈ IL SOFTWARE OPEN (tipo Open Office, o Libre Office, per citarne due che di sicuro avete sentito nominare) NON SEMPRE LI GESTISCE CORRETTAMENTE?

Perché DOC e XLS  sono formati chiusi, Office lo ha inventato mamma Microsoft e se lo vuoi utilizzare nel migliore dei modi devi avere un contratto di licenza per poterlo utilizzare. Ossia comprarlo. L’acquisto dà la facoltà di SOLO UTILIZZO del software.

QUINDI COSA E' MEGLIO USARE?

La risposta è DIPENDE!! Il software migliore è quello che si sa utilizzare meglio e che soprattutto SODDISFA nel migliore dei casi il tipo di utilizzo che se ne fa. A volte basterà (per un utente domestico) il software libero, a volte le esigenze sono altre (pensiamo a un professionista o a un ufficio) e quindi toccherà acquistare una licenza del software proprietario.

CONCLUSIONI (parziali!)

Vuoi Word, Excel, Outlook?

Benissimo, acquisti il pacchetto Office, lo paghi, e hai tutto.

Vuoi Word ma non vuoi spendere 150 Fr e rotti di licenza, o pure 350.- se ti serve anche Outlook?

A) Installi una controparte libera come Open Office o Libre Office (e badate, LIBERA e non sempre o per forza GRATUITA) e ti adatti a come funziona e senza lamentarti;

B) lo installi PIRATA (SAPENDO CHE STAI SPUTANDO NEL PIATTO DOVE MANGI, che stai facendo una cosa ILLEGALE e potenzialmente PENALE).

GLI ANTIVIRUS -  GRATIS O COMMERCIALI?

Noi abbiamo preso Office ed Open Office come esempi per capire la differenza tra software gratuito e commerciale, e sono ottimi esempi dato che sono programmi di uso comune che tutti voi conoscete. Tuttavia esistono una moltitudine di campi diversi per i quali trovare programmi, oltre che per l'ufficio.

Ad esempio gli antivirus, sappiamo bene che ci sono quelli gratuiti e quelli a pagamento. La domanda che quasi tutti pongono quando si parla di antivirus gratuito è "Ma quello a pagamento non protegge di più?". Sì e no; solitamente quelli gratuiti offrono una protezione di base, comunque completa, dai virus, mentre pagando possiamo godere di una protezione completa dei dati personali, o magari dell'utilizzo di un firewall di rete, di una VPN (Virtual Private Network), di un portachiavi password, o altro ancora.

Ciò non toglie che una protezione di base gratis è sufficiente e non è detto che "lasci passare più virus" rispetto a quello a pagamento, anzi!

PROGRAMMI DI GRAFICA

Un altro esempio può essere Photoshop, o Affinity Foto, entrambi a pagamento, di cui abbiamo discusso qui (link) paragonati con Gimp, la sua controparte gratuita.

Gimp è disponibile gratuitamente e consente di fare fotoritocco e creare immagini da zero, loghi, icone e altro. È un ottimo programma se non si vuole spendere un centesimo, e che trova anche un gran numero di tutorial e guide su come iniziare ad usarlo e creare dei lavori. Tuttavia non è all'altezza di Photoshop, disponibile anche in una suite Adobe estremamente completa per qualunque lavoro artistico, e risulta un po' più complesso da utilizzare o anche più impreciso sulle modalità colore.

ALTRI SOFTWARE CON LICENZA FREEWARE O SHAREWARE

Altri esempi di software gratuito:

VLC, un lettore video che apre quasi ogni formato video possibile.

Mozilla Thunderbird, un'alternativa ad Outlook per gestire la nostra posta elettronica e i nostri calendari.

Mozilla Firefox, un browser alternativo ad Internet Explorer/Edge, che viene distribuito insieme a Windows, che abbiamo pagato.

Finora abbiamo sentito diversi termini riguardo al software gratuito, e cioè Open, Free (gratis) e commerciale, senza contarne altri. Cosa si intende con Open, come in Open Office? Perchè non chiamarlo semplicemente free se è gratis?

Open e Free significano in buona sostanza la stessa cosa, entrambi sono gratis e sono distribuibili gratuitamente, ma è anche possibile modificare questi programmi, cosa non possibile (o almeno non legalmente e non facilmente) per un programma commerciale. Certo, ci vogliono delle capacità di programmazione, ma l'idea alla base è quella della trasparenza del codice, capire il funzionamento di un programma, permettere di vedere che non fa nulla di sospetto, che non legge i nostri dati o altro. Ancora più importante è contribuire a renderlo migliore, aggiungendo funzionalità, correggendo errori e bug e redistribuirlo. Questo è tutto a vantaggio dell'utilizzatore finale.

DIFFERENZE FRA SOFTWARE FREE E COMMERCIALI

La differenza principale con un software commerciale, che abbiamo pagato profumatamente, è che quest'ultimo ci offre un supporto ottimale, aggiornamenti che ci sono dovuti visto che ci abbiamo speso dei soldi e dei dipendenti pagati lavorano "per noi". Un software gratuito offre sì un supporto, ma per il quale non possiamo avanzare pretese. Magari sul sito troviamo anche un forum, dove altri utilizzatori possono darci una mano, sempre gratuitamente.

Inoltre questo tipo di programmi possono anche venire abbandonati in qualunque momento, non essendoci una persona pagata per mantenerli. Quest'ultimo può aver abbandonato il progetto, avere altri interessi, un lavoro o semplicemente questioni personali per non voler più continuare a sostenerlo.

Insomma, il software gratuito ci può accontentare, può essere anche più che sufficiente per molti di noi e alcuni sono sviluppati in maniera davvero eccellente, ma potrebbe non bastare e non essere ottimale per molti altri, specie a livello commerciale. Se lavorate in ufficio, avete dipendenti e avete un problema con un programma che non vuole funzionare sarebbe veramente pessimo chiedere aiuto su un forum e aspettare una risposta da un altro utilizzatore, quando magari un software commerciale vi offre anche una hotline diretta e un aiuto concreto.

GLI SHAREWARE

Probabilmente avrete letto questo termine quando vi serviva assolutamente un programma, avete notato che è a pagamento, ma avete potuto scaricarlo lo stesso. Il programma era gratuito, ma dopo 30 giorni si è bloccato, con una bella finestra che vi chiede dei soldi per continuare ad utilizzarlo. Vi hanno truffato? No, shareware è una licenza d'uso di un programma in prova, al termine della quale vi viene richiesto un pagamento. Ovviamente nessuno vi obbliga a farlo, tantomeno se non ne siete soddisfatti, ma se volete continuare ad utilizzarlo dovete acquistarlo come fareste con un programma commerciale. La differenza è che avete avuto la possibilità di provarlo di persona con una versione dimostrativa, testare se faceva al caso vostro e se funzionava bene.

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