Lo smartphone è caduto in acqua! Gli errori da evitare assolutamente

C'è a chi è capitato, e chi ha paura che possa capitare. Il telefonino che cade in acqua o che viene "innaffiato" da qualche bicchiere rovesciato posto troppo vicino.

A parte il danno per l’apparecchio, c’è la rubrica, la memoria, le applicazioni, foto e immagini, ricordi vari: tutto materiale che rischia di perdersi (ma voi lo fate il backup, VERO?). Non perdetevi d’animo e mantenete la calma. Con un po’ di manualità potete ancora riuscire a salvare il vostro telefonino: la percentuale di ‘morte accidentale’ del dispositivo caduto in acqua è dell’11 per cento, quindi non disperate.

Inizia il panico, e magari si pensa di poter provare ad asciugarlo con il phon o si tenta disperatamente di riaccenderlo. In questi casi mai scuotere il telefono, contrariamente all’istinto, nè dare colpetti, tantomeno soffiare. Sono gesti che potrebbero spingere l’acqua ancora più in profondità, e comprometterne di sicuro il funzionamento.;

Se il telefono o lo smartphone vi è caduto in acqua, ci sono delle cose che si possono fare, ed altre che è meglio evitare: ve lo spieghiamo noi. 

Passo 1. Spegnere lo smartphone. Pochi secondi potrebbero fare la differenza. È fondamentale ripescare subito il cellulare caduto in acqua e spegnerlo, se non si è gia spento da solo. Subito! Questo gesto potrebbe aumentare le possibilità di salvare il cellulare. Non cadete subito nel primo errore: non provate a riaccenderlo pervedere se riparte! la sola pressione sui tasti potrebbe far spostare il liquido all'interno dei circuiti.

Passo 2. Rimuovere le schede e la batteria se è rimovibile. Rimuovere la custodia, la scheda SD e la Sim, ovvero tutto ciò che può essere rimosso e che può essere asciugato separatamente: più aree del telefono vengono esposte all'aria più rapido sarà il processo di asciugatura. Alcuni telefonini, come ad esempio l'iPhone, non hanno la batteria rimovibile.  Le schede SIM possono sopravvivere all'acqua, ma sicuramente non al calore.
Non fate il grave errore di mettere il telefono in forno, o peggio nel microonde e non utilizzare nemmeno l'asciugacapelli: il calore può deformare i circuiti e sciogliere i componenti interni. Un ventilatore, invece, potrebbe aiutare. Tenetelo in verticale.

Passo 3. Aspirare il liquido. Se si dispone di un'aspirapolvere con bocchette piccole è possibile utilizzarlo per aspirare l'acqua, in caso contrario ci si può servire di una cannuccia per rimuovere il liquido dai "buchi" che riuscite a trovare nel telefono, per esempio dal caricabatterie, dell'auricolare, dal microfono e dalle varie porte: va ispezionata ogni singola apertura  del telefono. Attenzione, a non ingerire il liquido che viene aspirato. Non agitate il telefono per provare a far uscire l'acqua: potreste spargerla per tutto il telefono, peggiorando la situazione. Usate, invece, un panno di cotone asciutto o uno scottex, un fazzoletto, un tovagliolo, per asciugare le parti esterne del telefono.

Passo 4. prendete una ciotola e del riso o di bustine in gel di silice. Solo perché il telefono è asciutto di fuori, non vuol dire che lo sia anche all'interno. Per completare l'operazione, riempite una ciotola con del riso (crudo!!) e immergervi il telefono. Lasciatelo immerso per almeno tre giorni.  Il riso “intrappola” l'umidità, assicurando che il dispositivo sia completamente asciutto dentro e fuori. Al posto del riso, è possibile utilizzare bustine in gel di silice (i piccoli pacchettini che si trovano, ad esempio, nelle scatole delle scarpe o nelle borse). 
Un altro metodo semplice consiste nel posizionare il telefono davanti a un condizionatore: l'aria fredda e secca non causa danni al telefono e permette all'acqua di evaporare più rapidamente.

Passo 5. dopo aver aspettato almeno una giornata, meglio due, è il momento della verità: rimontare il telefono, metterlo sotto carica e provate a riaccenderlo. Se vi sembra ancora umido, rimettetelo nella ciotola sommerso dal riso e aspettate un altro giorno.

Ultima considerazione: a volte potrebbe capitare che il dispositivo ci illuda, tornando a funzionare per poi spegnersi definitivamente. Allora giocate d’anticipo, e appena lo riaccendete, se funziona anche solo per poco tempo e non lo avevate fatto prima, provvedete a fare un backup. 

Passo 6. La validità della garanzia. Ora rimane solo da controllare se l'indicatore di contatto con il liquido (LCI), un piccolo adesivo bianco, sia diventato rosso dopo essere entrato in contatto con l'acqua. I produttori di telefoni e di computer, sia PC che Mac, posizionano questi LCI sui loro prodotti e li utilizzano come verifica al momento di decidere sulle richieste di garanzia: nella maggior parte dei casi, se il telefonino è stato danneggiato dall'acqua e l'indicatore lo ha rilevato virando al rosso, di solito si rifiutano di riparare o sostituire il telefono in garanzia. Possono ripararlo, ma dovrete pagare di tasca vostra la riparazione o il recupero dati.

Elisa D., 13 luglio 2020
 

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