Gli emoji

Faccine, emoticon, emoji!!

Gli allegri simboli che hanno cambiato il nostro modo di comunicare vengono festeggiati il 17 di luglio di ogni anno.

Il termine inglese emoticon è una aplologia fra i lemmi emotion e icon («emozione» e «icona») ed indica appunto una piccola immagine che esprime un'emozione.

Invece il termine giapponese Emoji è l'unione di "e" (immagine) più "mo" (scrittura) più "ji" (carattere), e la sua traduzione è "pittogramma".

Storia

La nascita delle prime emoticon è molto controversa.

 

La prima in assoluto pare essere stata usata il 12 aprile 1979 da un certo Kevin MacKenzie in un'e-mail inviata agli iscritti a MsgGroup (una delle prime BBS) in cui suggeriva di introdurre qualche sentimento nei freddi testi dei messaggi; per esempio consigliava di utilizzare un trattino preceduto da una parentesi chiusa (cioè )-) per indicare una linguaccia ma la proposta fu criticata dai più.

Secondo una ricerca di Mike Jones pubblicata nel febbraio 2002, invece, la paternità delle emoticon è da ricondurre all'informatico statunitense Scott Fahlman. Fu proprio il Fahlman, infatti, a usare le emoticon :-) e :-(, per creare volti umani, e rappresentare rispettivamente di un'espressione di sorriso e di tristezza, in un documento pubblicato il 19 settembre 1982 su un BBS dell'università Carnegie Mellon, dove lavorava come insegnante.

Riportiamo di seguito il documento, ritenuto perso per vent'anni ma poi ritrovato il 10 settembre 2002 da Jeff Baird in dati d'archivio:

prima email emoticon 1982 Scott Fahlmann

1881: un quotidiano americano prova a rappresentare tramite i caratteri stampati tipografici alcune emozioni umane (Puck)

1995: l'azienda giapponese DoCoMo aggiunge il simbolo del cuore al suo Pocket Bell, un cercapersone che poteva anche inviare brevi messaggi scritti.

1997: il primo set di emoji al mondo è quello del telefono cellulare SkyWalker DP-211SW, realizzato in Giappone da SoftBank.

1999: il primo set di emoji ad avere un uso diffuso è disegnato da Shigetaka Kurita: il designer crea per DoCoMo 176 emoji, ognuno iscritto in una griglia di 12 x 12 pixels.

Nella foto: il set di Shigetaka Kurita

1999 Shigetaka Kurita emoji set

2010: gli emoji vengono adattati ad UNICODE, uno standard informatico che uniforma la scrittura digitale.

2011: grazie al loro essere inclusi direttamente nel sistema operativo, iOs 5 di Apple, sull'iphone, rende gli emoji globali e fa crescere esponenzialmente la loro fama mondiale e il loro uso quotidiano.

E infine nei giorni nostri.

2021: viene dato un grande spazio all'inclusività: appaiono gli emoji con diversi colori di pelle e incarnato. Appare il cuore in fiamme, la donna barbuta, il cuore bendati per chi subisce una delusione d'amore, gli occhi a spirale per esprimere la confusione di questi ultimi tempi, la testa fra le nuvole per indicare uno stato d'animo nebuloso.

Nella foto: il set di "faccine" apparte su un quotidiano nel 1881 (il 19th century US comic magazine Puck)

 

Puck, emoticon quotidiano 1881

 

Evoluzione

La varietà di emoji disponibili è aumentata in maniera pazzesca fra il 2005 e il 2010! In soli cinque anni infatti il loro nunero è passato da 108 a 1145!

Nel 1995 erano 76, oggi nel 2021... sono 3353! 

 

evoluzione degli alfabeti pittogrammi emoji

 

Stile

Stile occidentale

La maggior parte delle emoticon essenziali seguono sostanzialmente schemi ricorrenti, ma ciascuna di esse può essere trasformata  con l'aggiunta o rimozione di un trattino, in rappresentanza del naso, e "letti" inclinando la testa a sinistra

classic smile :-)

Le emoticon si possono caricare di ulteriori nuovi significati attraverso l'aggiunta di piccole variazioni, quali il cambiamento di un carattere, così da esprimere un nuovo stato d'animo. Per esempio, :( significa «triste» e :(( significa «molto triste». Per dare al mittente l'idea del pianto si può scrivere :'(, mentre per indicare arrossimento è possibile utilizzare :">.

Le emoticon abbracciano anche l'occhiolino ;), un grande sorriso :D, una faccia inorgoglita :->, e una faccia con la lingua di fuori :P per indicare disgusto o anche una pernacchia. Una combinazione di caratteri molto popolare è anche <3 per un cuore, convertibile in  per un cuore spezzato. :O è impiegato spesso per indicare uno stato di shock.

Un sorriso a trentadue denti, nel mondo delle emoticon, spesso presenta gli occhi con una X maiuscola, per enfatizzare l'intensità del divertimento; in questo modo si ottiene XD, emoticon alla quale si possono aggiungere ulteriori «D» per suggerire una sensazione di divertimento estremo, per esempio XDDDD. Vi sono molteplici variazioni in tal senso, fra le quali >:( per la rabbia, o >:D per una risata malvagia, che può a sua volta essere ruotata per indicare una faccia arrabbiata e infelice, espressa con D:<.

Stile giapponese

Gli internauti giapponesi sono stati gli artefici di uno stile di emoticon, detto kaomoji (顔文字), che può essere interpretato senza inclinare la testa a sinistra. Queste emoticon in genere seguono una struttura simile a (*_*), dove gli asterischi indicano gli occhi; il carattere centrale, generalmente un underscore (trattino basso), la bocca; le parentesi, infine, delineano i contorni del volto.

emoji japan style giappone emoticon

Emozioni di diverso tipo, come ad esempio (")(-_-)("), possono essere espresse infatti cambiando il carattere a indicazione degli occhi; ad esempio, la lettera «T» (T_T) può essere usata per indicare un volto che piange, o rapito in un sentimento triste. Una faccina stressata assume le sembianze di (x_x) mentre (-_-;) indica uno stato d'animo nervoso, con il punto e virgola che simbolizza il sudore e, pertanto, l'ansia. Ripetendo il segno /// si può alludere invece a una sensazione di imbarazzo. Analogamente, caratteri come i trattini o i punti fermi possono benissimo sostituire il trattino basso; il punto fermo, in particolare, è spesso utilizzato per alludere a una bocca più piccola e «carina», come nel caso di (^.^). In alternativa, la faccina può essere digitata senza né naso né bocca, come in (^^).

Le parentesi possono essere perfino rimosse completamente, come nelle emoticon ^^>.<o.OO_Oe.e, e e_e. Le virgolette ", l'apostrofo ', o il punto e virgola ; possono essere invece aggiunti per suggerire uno stato d'animo teso, preoccupato o imbarazzato, nello stesso modo in cui agisce una goccia di sudore nei cartoni animati asiatici.

Stile coreano

  • In Corea, emoticon che indicano felicità sono ^^, >0<, ^.^, ^0^.
  • Emoticon che indicano tristezza sono ㅜㅜ, ㅠㅠ,ㅜㅇㅜ, ㅠ.ㅠ.
  • Emoticon che indicano paura sono "-", *×*, OxO.

korean emoji style faccine coreane

Scritto da Elisa D., 12 luglio 2021

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